Testo
Quitanza del Procuratore della comunità di Carisio a favore del conte Gerolamo Langosco della Motta per due partite, una di fiorini 300. di piccol peso e l'altra di scuti 500. d'oro d'Italia, le quali somme erano state sborsate dalla comunità predetta per ottenere il privilegio dell'inalienabilità, che di presente si revoca per mezzo dell'infeudazione fattane dal sovrano al detto conte della Motta, con l'obbligo però d'indennizzare la comunità di quanto sopra. 21. febbraio 1614.
Procura della comunità di Carisio per il fatto di cui sopra. 8. febbraio 1614.
Rattificanza della medesima comunità per lo stesso fatto di cui sopra. 18. marzo 1614.
(Vedi Motta de Conti (Prov. di Vercelli), Protocolli N.o 146. e 147. del notaio Gio. Cristoforo Bonizio de Rubeo)