Storia archivistica
L’archivio personale “Vittorio Pozzo”, già conservato a Torino presso l’abitazione del figlio Alberto e versato in deposito all'Archivio di Stato di Torino nel 2009, comprende documentazione di diversa natura cronologicamente prodotta e raccolta negli anni compresi tra il 1900 e il 1968. Prima dell’intervento di schedatura, riordino ed informatizzazione la documentazione si trovava suddivisa in sacchetti di plastica, grossi scatoloni e pacchi contrassegnati alternativamente da lettere e numeri costituenti rimando ad un elenco sommario redatto nel 1993 dal Sovrintendente ai Beni Archivistici dott. Guido Gentile, in seguito alla segnalazione del fondo
documentario oggetto d’imposizione di vincolo archivistico - ai sensi dell’ art. 36 del DPR 30 settembre 1963 n. 1409 - il 18 maggio 1993.
La documentazione risultava in gran parte ulteriormente suddivisa e raccolta in fascicoli originali spesso corredati da titolazioni manoscritte. Per rispetto della logica esistente e della volontà di organizzazione delle carte imposta dal sig. Pozzo l'intervento di riordino si è limitato alla descrizione analitica dei singoli fascicoli mantenuti generalmente nella forma originale esclusi rari casi in cui, per uniformità di tipologia documentaria od oggetto trattato, si è ricondotta parte della documentazione erroneamente compresa in alcuni fascicoli, a quelli, comunque già esistenti, ma attinenti al tema di riferimento.
La struttura assegnata al fondo si è sviluppata con l’intento di rispecchiare nel modo più fedele possibile l’attività svolta da Vittorio Pozzo nell’arco di una vita intensa, ricca di impegni diversi e legata alla sua collaborazione con istituti, enti, associazioni e personaggi di varia natura e provenienza accomunati dalla vocazione e dedizione al mondo dello sport e a quanto, a seconda del periodo storico, ha gravitato attorno ad esso.(dall'Introduzione storico-archivistica dell'inventario)