La prima costituzione del Regno di Sardegna, poi estesa al neonato Regno d’Italia, promulgata da re Carlo Alberto il 4 marzo 1848 (Archivio di Stato di Torino, Corte, Museo storico).
4 marzo 1848. Il re di Sardegna Carlo Alberto promulga la carta costituzionale, destinata a divenire la prima costituzione dell’Italia unita e rimanere in vigore fino al 1948, sostituita dalla Costituzione della Repubblica Italiana
Anche l’Archivio di Stato di Torino aderisce alla campagna #iorestoacasa!. In questi giorni difficili in cui è necessario un atto di responsabilità collettiva l’Archivio di Stato di Torino presenterà sul sito web e sulle sue pagine social alcuni documenti esemplificativi del suo ricchissimo patrimonio documentario di oltre 83 chilometri lineari.
Lo Statuto Albertino fu concesso il 4 marzo 1848 dal re di Sardegna Carlo Alberto ai sudditi. In quanto testo normativo fondamentale degli Stati sabaudi è redatto in due esemplari, uno in lingua italiana, l’altro in francese (le due lingue ufficiali del Regno: italiano in Piemonte, Liguria, Sardegna, Lomellina, Nizza; francese in Savoia e Valle d’Aosta).
In calce al documento sono presenti le firme del sovrano e dei diversi ministri: Giacinto Borelli (Interni), Ermolao Asinari di San Marzano (Esteri), Mario Broglia di Casalborgone (Guerra), Ottavio Thaon di Revel (Finanze), Giacinto Avet (Grazia e Giustizia), Cesare Alfieri di Sostegno (Pubblica Istruzione), Luigi Des Ambrois (Lavori Pubblici).
Promulgato quale “legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della Monarchia”, nei suoi 84 articoli esso agli articoli 24-32 riconosce, per iscritto, alcuni diritti fondamentali dei “regnicoli” ed elenca, sempre per iscritto (cosa più importante di quanto possa sembrare a prima vista), i loro principali doveri nei confronti dello Stato.
CREDITS
La scheda qui presentata è stata elaborata da Edoardo Garis