Un’azienda leader, un archivio e un progetto per la memoria collettiva.

Un secolo di moda e di innovazione produttiva di una delle maggiori industrie tessili italiane, il Gruppo Finanziario Tessile, la cui storia è testimoniata negli oltre 15.000 pezzi custoditi presso l’Archivio di Stato di Torino inventariati nel 2013.

Il Gruppo Finanziario Tessile (GFT) nasce nel 1930 dalla progressiva fusione di due Ditte Ottocentesche: la torinese Donato Levi (attiva dal 1865) e quella biellese dei Lanifici Rivetti, divenuta dopo la Prima Guerra Mondiale una delle principali produttrici laniere di Biella. Sin dall’atto di costituzione compaiono alcuni marchi e sigle, come Facis e Marus, destinate a grande fama in Italia.

Fin verso gli anni ’50, il GFT svolse la funzione di sbocco di mercato dei Lanifici Rivetti, pur iniziando a specializzarsi in quella che sarà la sua vocazione industriale, quella degli abiti confezionati: fin dagli anni ’30 il GFT iniziò infatti la produzione di confezioni maschili, abiti da lavoro e forniture militari, mentre cominciano a nascere in Torino negozi con i marchi Marus e Facis. Nel 1954 i tre fratelli Rivetti cedettero le loro partecipazioni nei Lanifici Rivetti per assumere la proprietà completa del GFT, scommettendo sul futuro incremento di richieste dell’abito confezionato nell’Italia del secondo dopoguerra.

Tra gli anni ’50 e gli anni ’70 il GFT divenne così, soprattutto attraverso il suo marchio Facis, una delle principali Ditte italiane specializzate nelle confezioni d’abbigliamento e nella produzione di massa. Tale successo fu dovuto essenzialmente ad un rinnovamento delle tecniche produttive, per le quali vennero importati sistemi di produzione tipici degli Stati Uniti, ad un’innovazione del prodotto, reso progressivamente sempre più adattabile alle esigenze della clientela, ad una strategia di marketing che prevedeva una diffusione capillare del prodotto attraverso un’estensione a tutta l’Italia della catena di negozi Marus.

Specializzato soprattutto nella produzione di abbigliamento maschile, il GFT non riuscì però mai ad avere altrettanto successo nella produzione di abbigliamento femminile, nonostante i tentativi svolti in tal senso. Dopo la crisi dei consumi degli anni ’70, la GFT modificò il suo target di mercato, affiancando alla tradizionale produzione di abbigliamento di massa quello di un pret-à-porter griffato che meglio si adattava ai nuovi gusti del mercato degli anni ’80: risalgono al periodo le collaborazioni con noti stilisti, quali Armani, Valentino, Ungaro.

Agli anni ’90 risale l’inizio della crisi dell’Azienda, aggravata dalla morte, nel 1996, del presidente Marco Rivetti e culminata, nel febbraio 2003 con la chiusura e la cessione dei marchi come Facis e della collezione Valentino.

Bibliografia

G. BERTA, Appunti sull’evoluzione del Gruppo GFT. Un’analisi condotta sui fondi dell’Archivio Storico, Torino 1989.

L’Archivio del GFT

“Di corsa ad indossarlo, è un abito Facis”
(Manifesto Facis, Studio Armando Testa, 1955. ASTo, Sezione Corte, Archivio Gruppo Finanziario Tessile, mazzo 2744, fascicolo 1)

La storia di un’azienda leader nel campo della moda e dell’abbigliamento è raccolta nei 14.575 fascicoli conservati presso la Sezione Corte dell’Archivio di Stato di Torino (ASTo, Sezione Corte, Archivi Industriali e di Società, GFT – Gruppo Finanziario Tessile di Torino). Un impegnativo riordinamento consente oggi di consultare i documenti raccolti nei 5.270 mazzi dell’Archivio del GFT riguardanti il periodo 1950-1999. Un patrimonio eccezionale che comprende i documenti relativi alla Gestione aziendale, riguardanti la contabilità, la gestione del personale, gli affari legali; quelli sul Prodotto, che consentono di seguire il processo di produzione dei capi; i nuclei riguardanti la Pubblicità e comunicazione, con i quaderni di tendenza usati per la preparazione delle collezioni, i cataloghi pubblicitari dei modelli, le riviste; il ricchissimo materiale pubblicitario, come i manifesti e le pellicole del Carosello, oltre all’immensa collezione fotografica e di diapositive.

Così, i disegni dei modelli degli abiti da produrre, i campioni del tessuto da utilizzare e le indicazioni sartoriali per la confezione rivivono nella sezione dedicata alle Schede di lavorazione del Prodotto. La sezione Comunicazione e immagine tra i nuclei di Pubblicità e comunicazione testimonia invece del forte legame con l’arte che il GFT dimostrò, in special modo, negli anni in cui fu Marco Rivetti a guidarlo.

Tra i documenti relativi alla Gestione aziendale troviamo l’Archivio Storico del Gruppo Finanziario Tessile, che l’Azienda costituì nel 1986 come “proprio archivio” in cui conservare la documentazione non più utilizzata nelle varie direzioni ed uffici. Nel 1989 questo archivio venne dichiarato di interesse storico da parte della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

Manutenzione della memoria territoriale

Nel 2013, nell’ambito del progetto Manutenzione della memoria territoriale, è stato concluso il riordino dell’imponente archivio GFT, con oltre 15.000 pezzi inventariati, condotto dalle archiviste Giulia Caccia e Sara Micheletta. Il progetto pluriennale “Manutenzione della Memoria” consente di effettuare schedature e riordini mirati di fondi conservati presso le due sedi dell’Archivio di Stato di Torino. In un positivo modello di collaborazione tra pubblico e privato, l’Archivio di Stato di Torino grazie alla collaborazione dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato e agli importanti finanziamenti annuali della Compagnia di San Paolo, attua programmi di salvaguardia e valorizzazione di fondi archivistici del territorio piemontese, per la fruizione di un patrimonio di memoria restituito alla collettività.

Torino / Città della moda

Nel novembre 2014, l’Archivio di Stato di Torino ha ospitato il convegno “Torino / Città della moda” nell’intento di comunicare il valore del pluriennale progetto Manutenzione della memoria territoriale, di cui il riordino dell’imponente Archivio GFT rappresenta un efficace risultato. Il convegno – durante il quale è stato illustrato il lavoro di inventariazione dell’Archivio del Gruppo Finanziario Tessile – è stato occasione di riflessione e confronto su archivi d’impresa e produzione tessile, su memorie familiari e memoria aziendale.