La Direzione generale Archivi ha sostenuto l’attivazione presso tutti gli Archivi di Stato che hanno sede nei capoluoghi di regione di collegamenti da remoto alla banca dati della documentazione declassificata ai sensi delle Direttive Prodi e Renzi e versata anticipatamente all’Archivio centrale dello Stato, al fine di consentire un’ampia possibilità di consultazione, su tutto il territorio nazionale, di documentazione di grande importanza per la ricerca sulla storia recente del nostro Paese.
In futuro tali collegamenti riguarderanno anche la documentazione oggetto della Direttiva Draghi.

Presso le sale studio dell’Archivio di Stato di Torino (piazza castello 209 e via Piave 21) sono state allestite due postazioni appositamente dedicate.

Modalità di consultazione

Gli studiosi che intendano consultare da remoto la documentazione conservata presso l’Archivio Centrale dello Stato dovranno essere regolarmente registrati presso l’ACS, secondo quanto indicato nel Regolamento per la consultazione delle raccolte speciali, da leggere attentamente.

Impegno deontologico da sottoscrivere e inviare all’indirizzo acs.salaaraldica@beniculturali.it.

Il personale dell’Archivio di Stato di Torino non è abilitato alla registrazione degli utenti presso l’Archivio Centrale dello Stato: le credenziali dovranno quindi essere richieste all’ACS prima dell’accesso alle sale di studio.

Una volta ottenute dall’ACS le credenziali per l’accesso alla banca dati, lo studioso potrà recarsi in Archivio, registrarsi presso la sala studio secondo le consuete modalità e accedere alle apposite postazioni.

Anche le richieste di riproduzione vanno inoltrate a acs.salaaraldica@beniculturali.it.

TAGS: documentazione declassificata, Archivio Centrale dello Stato, Archivio di Stato