Note storiche
Famiglia alquanto ramificata che emerge nella società comunale saviglianese a partire dal XII-XIII secolo, tra le casate de hospitio e di parte guelfa; già alla fine del XIII secolo hanno diritti signorili sul Maresco, e nel 1341 acquistano Lagnasco, insieme ai Falletti, dal marchese di Saluzzo; ne vengono investiti nel 1358 da Giacomo d'Acaia. Dallo stesso ceppo originano altre linee, di Maresco, Genola e d'Azeglio, saldamente inserite nell'aristocrazia e nella burocrazia sabauda, che manterranno quote di giurisdizione su Lagnasco. La linea principale di Lagnasco conta personaggi come Giovanni Maria, vescovo di Saluzzo (1568), e Benedetto, senatore di Piemonte, giudice delle appellazioni di Asti, Saluzzo e Ceva (1601), consigliere di Stato, investito col titolo comitale nel 1612; ultimo maschio è Gabriele (+ 1814), marito di Gabriella Vitale di Paglieres e padre di Carolina (+ 1869), moglie del marchese Francesco Pilo Boyl di Putifigari.
Note generali
A. MANNO, Il patriziato subalpino, voll. dattiloscritti presso l'Archivio di Stato di Torino, ad vocem; G. CARITA', Note sull'archivio Tapparelli di Lagnasco (secoli XIV - XIX) depositato presso l'Archivio di Stato di Torino, Corte, in "Bollettino della Società di Studi Storici, Archeologici ed Artistici della Provincia di Cuneo, CV (1991-1), pp. 155-164