Nome
Cavour, Camillo Benso, conte di
Note storiche
Nel 1820 fu fatto entrare nella Regia militare accademia; dal luglio 1824 fu paggio di Carlo Alberto e fu radiato nel 1826. Fu ufficiale del genio civile dal 1827 al 1831. Amministrò i beni di famiglia e si affermò come innovatore agricolo, ispirandosi a modelli inglesi. Entrò in politica nel 1847 fondando il giornale "Il Risorgimento". Fu eletto deputato nelle elezioni suppletive del 1848, poi battuto in quelle del genn. 1849 e rieletto in quelle del marzo 1849. Nel 1850 divenne ministro dell'Agricoltura nel governo D'Azeglio e nel 1851 anche ministro delle Finanze. Nel 1852 divenne presidente del consiglio. Guidò la partecipazione del Piemonte spedizione in Crimea nel 1855, partecipò al convegno di Plombiers del 1858. Si dimise nel 1859 dopo l'armistizio di Villafranca, ma ritornò al potere nel 1860 in seguito al movimento popolare per le annessioni dell'Italia centrale. Fece proclamare Vittorio Emanuele II re d'Italia nel marzo 1861, dando così una soluzione diplomatica e monarchica al Risorgimento.
Note generali
Dizionario Enciclopedico Italiano (Treccani), Roma 1970, III, p. 42; Dizionario Biografico degli Italiani, XXIII, Roma 1979, pp. 120-138
Estremi cronologici
(1820 - 1861)