Andrea

di Peveragno

Complicità con Giorgio Dalmazzo nel furto al mercante Darbesio; complicità nel furto ai fratelli Gastaldo; insulto, a mano armata, fatto con intenzione di uccidere contro francesco Antonio Bovesano, abbattendo la porta di casa; associato con banditi, malviventi e disertori, diffamato in genere di furti

Chiusa , valle Pesio, regione Rivo di Loe   1747, dicembre 4

Si rimanda all'esito delle risposte date sotto tortura del Grosso

detenuto

Pietro

maggiore di anni 25

di Peveragno

Furto, con rottura, di alcune tome e burro, ai danni della vedova Caterina Maccagno Dalmazzo; furto di 2 capre, ai danni di Giacomo Dalmazzo; furto di 4 alveari, ai danni dei Padri della Certosa di Pesio; furto di 2 o 3 alveari, ai danni di Giacomo Gastaldo; complicità nella grassazione di 2 cappotti e di formaggi, ai danni di un pecoraio; furto di una coperta e di burro del peso di 4 rubbi circa, ai danni di Cristoforo Gastaldo; furto egregio, con rottura, di 18 rubbi di formaggio, ai danni del mercante Onorato Darbesio; furto, con rottura, di 8 lire ai danni di Filippo Capello, con ferimento con colpi di pistola; tentato furto con rottura, ai danni del panettiere Guglielmo Mattalia; furti vari, ai danni di Pietro Baudino e di Carlo Borgna; furto, con rottura, di diversi effetti ai danni di Maurizio Bottasso; furto, con rottura, di diversi effetti, ai danni di Vincenzo Tosetto; complicità in ranzone, con minacce di morte ai danni di Matteo Beltrito con estorsione di 30 soldi come acconto per ulteriori pagamenti; essere diffamato di complicità in molti altri furti

Peveragno   1746; ago.,ott.; 1748, marzo, agosto

Si rimanda all'esito delle risposte date sotto tortura del Grosso

detenuto

Gian Andrea

maggiore di 25 anni

di Peveragno

Complicità in grassazione e ranzone, con Giorgio Dalmazzo; complicità in grassazione di Antonio Dalmazzo di 5 lire, poi restituite; essere diffamato in genere di complicità in vari furti

Peveragno   1747

Si rimanda all'esito delle risposte date sotto tortura del Grosso

detenuto

Bernardo

maggiore di anni 20

di Peveragno

Complicità in furti e ranzoni con Giorgio Dalmazzo; furto di mezzo rubbo di tome e altri effetti, ai danni di Bruno Avena; abigeato di 2 muli, ai danni di Lorenzo Ravera; furto di lire 104, ai danni dei fratelli Gastaldo; ferimento, con pistola, di Carlo Bruno; essere diffamato di complicità in vari furti

Peveragno   1747, ago., nov.; 1748, febbraio

Già torturato per ricavare la verità e resosi confesso del delitto di ranzone, ora condannato alla tortura nel capo dei complici, impiccagione pubblica, indennizzo verso i danneggiati, pagamento delle spee

detenuto