Commercio illecito con Giuseppe Castello, suo servo econsaguineo di quarto grado, dal quale ha avuto un figlio, nato prematuro in seguito ad aborto; aver causato detto aborto; aver acconsentito e vare ordinato a Giuseppe Castello di esporre tale figlio alla cappella di San Grato, fuori Salussola; aver acusato con tale esposizione la morte del bambino
Luogo e data reato
[luogo non indicato] 1751, luglio 28-29
Pena
Quindici giorni di carcere, spese moderate dal relatore della causa, scarcerazione, previa sottomissione di ben vivere, sotto pena arbitraria del Magistrato in contravvenzione