Reato
Avere presentato in giudizio una quietanza falsa di 146 lire ai danni degli eredi di Domenico Bertino; avere estorto, con minacce di morte, 250 lire ai coniugi Bestonso; avere obbligato, con minacce di morte, il suo socio Pietro Madona, a recedere dalla società e a rimettergli un quarto dei redditi dei mulini di Montanaro e Lombardore; omicidio, precedente contrasto, di Stefano Vota; avere assalito i coniugi Trana nella loro abitazione e averli percossi e feriti; recidivo nel porto abusivo di armi da fuoco; avere minacciato, sulla strada pubblica, Giuseppe Fornengo, che lo aveva accusato di essere un ladro; malvivente, armigero, fainoroso e di cattivi costumi, solito incutere timore
Luogo e data reato
[luogo non indicato] 1752, set. 7; 1739; 1729, mag. 8-9; 1740, ott.