Furto di un paio di calzoni ai danni di Pietro Cortesogno; furto di una bilancia ai danni del notaio Giovanni Grattarola; furto di 2 once di bachi da seta, nella cantina e ai danni di Carlo Pittinato; furto di un abito femminile, in casa di Giuseppe Antonio Cicogna e ai danni della nipote Polissena Sarda; furto di un paio di scarpe nuove da uomo, in casa del notaio Pietro Duva e ai danni del figlio Giovanni Battista; furto di un paio di calze, in casa e ai danni di Pietro Cortesogno; furto di un cappello ai danni di Pietro Duva
Luogo e data reato
Melazzo; Montabone 1757; 1758
Pena
Già condannato con sentenza del 17 dicembre 1758 per sospetto di furti all'atto di sottomissione a applicarsi a lavoro stabile e astenersi dai furti, in contravvenzione pena arbitrari di questo magistrato; ora condannato a: tortura per ricavare la verità sui complici, servizio come rematore sulle navi regie per 5 anni, preceduto dall'esemplarità della pena di essere condotto per i luoghi soliti con il remo in spalla, indennizzo dei danneggiati, restituzione della bilancia, pagamento delle spese