Complicità con Giuseppe Antonio Torrano e Matteo Merlo nel furto con rottura, di 600-700 lire, ai danni del notaio Rubeo, che li possedeva in qualità di economo dell'eredità di Giacomo Antonio Canova e di diversi effetti personali del Rubeo e del figlio Giovanni Stefano; complicità con il Torrano nel furto di alimenti, ai danni di Guglielmo Guglielmi Richa
Luogo e data reato
Ivrea 1757
Pena
Confisca dei beni, servizio come rematore sulle navi regie a vita, preceduto dall'esemplarità della pena di essere condotto per i luoghi soliti con il remo in spalla, indennizzo dei derubati, pagamento delle spese