Un furto di stagno ai danni del fu don Enrico Pattiti, prevosto di Favria; complicità nel tentato furto di meliga ai danni della marchesa di Breglio e contessa di Favria; diffamato in genere di furti; complicità nel ferimento, precedente contrasto, con arma tagliente e pungente di Giovanni Pietro Cochiello sulla strada pubblica; avere ferito con animo deliberato con sparo di pistola Giacomo Salino, poi morto
Già torturato con esito negativo; tortura per ricavare la verità sui complici, essere condotto con il remo in spalla per i luoghi soliti, servizio come rematore sulle navi regie per 10 anni, indennizzo degli eredi dell'ucciso, indennizzo degli eredi del derubato, indennizzo del ferito e pagamento delle spese