Essere il mandante dell'omicidio con spari di arma da fuoco di suo fratello Giovanni Bartolomeo Laiolo; avere fatto un attestato falso a favore di Bartolomeo Biglia, esecutore nmateriale dell'omicidio; complicità con Giacomo Maschio nel furto di 3 ruote da carro; porto abusivo di pistola; di associazione, a mano armata, con malviventi
Luogo e data reato
[luogo non indicato] 1734, ottobre 16; 1736, aprile 7-8; 1736, mag. 2
Pena
Già torturato con esito negativo; tortura per ricavare la verità sui complici, servizio come rematore sulle navi regie per 10 anni, indennizzo degli eredi dell'ucciso, indennizzo dei derubati e pagamento delle spese