Abuso nell'esercizio dell'ufficio di giudice di Altare, avendo proibito al notaio Massatto di esercitare l'ufficio di notaio; avere estorto, con belle maniere, una fede falsa da Vincenzo Satoldi e averla prodotta negli atti per farla ridurre in attestato giurato; gravi e scandalose ingiurie contro Antonio Carlo Barosio, giudice di Paretto; complicità nella subornazione del procuratore fiscale Andrea Bava, indotto a modificare la sua deposizione
Luogo e data reato
Altare 1737, sett. 29; 1737, nov. 6; 1739, giugno 17
Pena
Per l'abuso e la falsa fede: assoluzione; per le ingiurie e la subornazione: inibizione di ogni ulteriore molestia, scarcerazione e pagamento delle spese