Complicità con il già giustiziato Filippo Tadeo nel furto sacrilego, con rottura del tabernacolo, di una pisside, un ostensorio e un calice contenente ostie consacrate, ritrovate sull'altare maggiore e su una panca del coro, dorini, granati e una croce d'argento, che si trovavano al collo della statua della Vergine, dalla chiesa parrocchiale di Airasca
Luogo e data reato
Airasca, chiesa parrocchiale 1741, dicembre 19-20
Pena
Tortura per ricavare la verità sui complici, essere condotto con il remo in spalla per i luoghi soliti, servizio come rematore sulle navi regie per 10 anni, indennizzo della chiesa derubata e pagamento delle spese