Il 29 marzo 1823 viene decisa la vendita della collezione egiziana che darà vita al primo museo egizio al mondo. (ASTO, Corte, Materie Economiche, Istruzione pubblica, Musei e altri stabilimenti scientifici, m. 2, fasc. 5).
Il 29 Marzo 1823, ad Alessandria d’Egitto, il console di Francia in Egitto Bernardino Drovetti delegò Domenico Pedemonte per vendere la sua collezione di antichità egizie al re di Sardegna Carlo Felice di Savoia. Questa vendita avrebbe costituto il nucleo originario del museo egizio di Torino.
Alle 11 del mattino, in presenza dei testimoni Florent Tournean e Charles Escalon, il signor Bernardino Drovetti, console generale di Francia in Egitto, incarica il signor Domenico Pedemonte per la cessione della sua collezione di Antichità egiziane al re di Sardegna Carlo Felice di Savoia secondo le istruzioni precedentemente indicate.
Il signor Domenico Pedemonte riceverà dal re 400.000 lire di Piemonte che dovrà gestire secondo le istruzioni concordate con l’abate Luigi Drovetti, parroco di Torino e fratello di Bernardino Drovetti.
Sul verso del foglio si dà quietanza di quanto ricevuto: Pedemonte promette di impegnarsi a fare tutto ciò che Drovetti avrebbe fatto nella stessa circostanza.
L’atto viene redatto e approvato ad Alessandria d’Egitto e firmato dai testimoni, dall’interprete, da Bernardino Drovetti e da Domenico Pedemonte.