1874. Soprintendenza archivistica
L’Archivio di Stato di Torino diviene Soprintendenza degli Archivi Piemontesi.
L’Archivio di Stato di Torino diviene Soprintendenza degli Archivi Piemontesi.
L’Archivio della Corte dei conti di Torino, che comprende l’antico Archivio camerale, viene aggregato all’Archivio di Stato di Torino.
Con la soppressione della Direzione Generale degli Archivi del Regno gli Archivi di Stato italiani, tra cui quello di Torino, passano alle dipendenze del Ministero dell’Interno.
L’Archivio di Corte ottiene il ruolo di Direzione Generale degli Archivi del Regno e di Archivio Centrale del neonato Regno d’Italia.
Con la Legge Rattazzi che sopprime la Camera dei conti, sostituita dalla Corte dei conti di nuova istituzione, l’Archivio Camerale entra a far parte dell’Archivio della Corte dei conti di Torino.
In seguito all’emanazione dello Statuto Albertino a opera di re Carlo Alberto (4 marzo), i Regi Archivi di Corte cambiano la loro denominazione in Archivio Generale del Regno. Ritratto di Carlo Alberto di Savoia, re di Sardegna
Presso i Regi Archivi di Corte viene istituita la Scuola per archivisti, che ancora oggi, con il nome di Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Torino, continua il suo lavoro di studio e di formazione nei vari campi delle discipline archivistiche.
Con la Restaurazione, gli archivisti torinesi si dedicano alla lenta e laboriosa opera di recupero dei documenti, dell’Archivio di Corte come del Camerale, andati dispersi in epoca napoleonica. L’operazione, intrapresa dai funzionari di entrambi gli Archivi, interessa tanto il recupero e la riorganizzazione delle carte attraverso il riutilizzo e l’ampliamento delle inventariazioni settecentesche, quanto la riorganizzazione [...]
Il palazzo juvarriano viene destinato ad accogliere il Liceo della Città di Torino. I documenti degli Archivi sabaudi sono in parte dispersi in sedi periferiche, in parte trasferiti nei locali di recente nazionalizzazione dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Molti altri documenti degli Archivi torinesi sono negli anni seguenti inviati alle prefetture dei Dipartimenti piemontesi, a [...]