Condanna profferta dal Giudice d'Asti contro Manfredo di Cellarengo, nunzio dello stesso comune, curatore dei beni del fu Anselmino da Antignano figlio di Oberto, pel pagamento a mani di Capello procuratore di Tiburzia, moglie del detto Anselmino, della dote e degli aumenti dotali alla medesima dovuti. 23 febbr. 1319